Manuel Facchini porta in passerella l’etno sport con Byblos Milano

Manuel Facchini, durante la Mfw, ha portato in passerella l’etno sport.
Il purismo delle forme e la perfezione delle linee definiscono lo stile della Primavera Estate 2015 di Byblos Milano che sposa due concetti, apparentemente opposti, dando vita ad un linguaggio personale fatto di creazioni dai tagli e dai grafismi assolutamente unici.
La collezione, si muove in una dimensione sporty chic, ma viene addolcita da un gusto new etnic in cui le grafiche, vere protagoniste della collezione, guardano al Bauhaus e all’architettura e sono rielaborate geometricamente.

Ogni capo vanta una semplicità che nasconde la complessità tecnica della sua costruzione, in cui le forme sono solidamente geometriche e hanno una forte identità. La semplicità minimale dei volumi è mixata a un’esplosione di colori vivaci, a stampe ricercate e a suggestioni etniche.
Le lavorazioni e le tecniche usate creano effetti tridimensionali con jacquard e tessuti rubati allo sport, come lo scuba: i grafismi, netti e geometrici, si evolvono in un mood etnico, elaborato e mai classico, come sul tubino,corazza di jacquard piazzato con giochi new etnic ma abbinato al trench dal colore fluo, di origine sportiva.
Il plissè sembra etnico ma ha il retro fluo al quale si contrappone una stampa piazzata sul davanti che crea un moto nuovo; i volumi,sono esasperati.
Nei capospalla tribali, addolciti da dettagli tecnici, gli jacquard sono geometrici e hanno grafismi realizzati con colori fluo ed arancio, smorzati da dettagli sport, come la lycra.
La pelle che vediamo nei capospalla, nei biker e nelle giacche senza collo, è lavorata a laser ed è bruciata in superficie per creare un pattern etnico; le gonne, voluminose ed eleganti, giocano con le pieghe e sono personalizzate da una banda laterale di lycra bicolore a contrasto dal sapore sport e con un cotè moderno.
L’abito must have di Byblos Milano, con il taglio in vita, è rivestito di jacquard ed impreziosito da gonne voluminose sotto e spezzato da inserti tecnici; è lungo al polpaccio o plissettato con geometrie tribali che appaiono e scompaiono.
Fantastici i giochi di trasparenze anche per top e camicie, un po’ sport un po’ etniche.
C’è contrasto anche nella maglieria, con vedo-non-vedo realizzati alternando dettagli trasparenti e tecnici; cotoni pieni, come i crepe mossi dal mood africano ma spezzati da tagli grafici e inaspettati, per creare una distorsione armonica; e ancora focus sulle gorgiere realizzate in passamaneria che ricordano uno spirito masai riletto alla luce di geometrie fluo.
La palette di colori è brillante ed essenziale: bianco e nero, fucsia, arancione, turchese spezzati da giallo e arancio fluo nei dettagli dallo spirito high tech.
Nel parterre era presente la mia cara amica Cristina De Pin sempre bellissima e vestita Byblos.
Baci a tutti

Cri

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PHOTO: GIOVANNI ROATTI
PHOTO: MASSIMO MUSSINI
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